mercoledì 16 dicembre 2009

Recensionismi


Lo sguardo leggero e divertito con il quale l'autore cuce il suo diario restituisce ad un altro viaggio, forse ancora più lungo: quello che porta a rivedere se stessi e a sorridere del proprio stile di vita, che vorrebbe essere essenziale, ma finisce con il caricarsi di tanza zavorra. E non solo materiale...
(Vita Trentina)

Un diario di viaggio che ti prende con un linguaggio diretto, e più che in una lettura ti fa sentire immerso nell'ascolto di un viaggiatore che racconta
(Alto Adige)

Cagnan descrive, con ironia e freschezza, un viaggio davvero insolito
(Trentino Mese)

Realistico, ben documentato e ironico reportage da Paesi difficili che, comunque, vale sempre la pena diconoscere
(Itinerari e luoghi)

Si beve d'un fiato questo viaggio. Popolato da personaggi strani, controllori improbabili, contrabbandieri caucasici, ragazzine in minigonna, scienziati che studiano il lago Bajkal, guardie di confine che a stento parlano russo o cinese, turisti (pochi e sperduti), ex ufficiali dell'Armata rossa, giovani in skateboard, tracce di disastri ambientali, miniere di carbone clandestine, tassisti da raccomandarsi l'anima al cielo
(Carlo Martinelli, Trentino)

Uno sguardo leggero e divertito, arguto e mai superficiale su uno dei luoghi più affascinanti e surreali da visitare
(Brescia Oggi)

Cagnan è partito ed è grazie a questo suo "sacrificio" che oggi abbiamo modo di ritrovarci tra le mani un gran bel libro di viaggi, un libro direi diverso dalla media del genere perché non ricerca effetti speciali, non indulge in facili esotismi, piuttosto si dimostra schietto fino alla crudezza
(Paolo Ciampi, ilibrisonoviaggi)

Il viaggiatore indipendente è un tipo strano, ossessionato da mille fissazioni e paure ma sempre irresistibilmente attratto dall'ignoto, dalla diversità. Lo sa bene Paolo Cagnan, viaggiatore insaziabile pronto a tutto, ma "con tutti i posti che ci sono, proprio in Siberia?" si chiede appena messo piede sui famosi vagoni della Transiberiana.
(Corriere della Sera)

Con tutti i posti che ci sono è un libretto agile e divertente che unisce i generi del diario di bordo, dell'avventura e dell'esplorazione a considerazioni di natura antropologica
(booksblog)